martedì 8 settembre 2009

Giovedì 10 settembre ore 10.00 presidio

Giovedì 10 settembre ore 10.00 presidio di tutti i precari della provincia di Perugia presso l'ITAS Giordano Bruno di Perugia. Non mancate!!!! E' importante farci sentire!!! Inviatate quante più persone possibili.

AI DOCENTI PRECARI ED ATA DELL´UMBRIA

AI DOCENTI PRECARI ED ATA DELL´UMBRIA

Come volevasi dimostrare la Gelmini, Tremonti e Berlusconi stanno attuando la prima trance di quanto previsto dall'art. 64 della legge 133 nella scuola e la mannaia dei tagli si fa sentire.

I precari della scuola, al posto di San Precario dovrebbero adottare San Tommaso (non ci credo finchè non ci metto il naso) come protettore, visto che l'anno scorso, purtroppo, non si sono mobilitati quanto dovuto.

In questi giorni però, in migliaia in tutta Italia, tra supplenti annuali e fino al termine dell'attività didattica sono rimasti a bocca asciutta alle nomine.

Di più al Sud che al Nord, perchè al Nord i tagli sono stati attutiti dall'aumento della popolazione scolastica e dai pensionamenti. E difatti dal Sud, da Salerno, Benevento, Napoli, Palermo è partita la rivolta: maestre rimaste disoccupate, dopo 10/15 anni di insegnamento, sui tetti dell'ufficio scolastico, come gli operai della INNSE di Milano a ferragosto, a Benevento, scioperi della fame a Palermo. Ma anche a Milano i precari si sono incatenati davanti all'Uff. Scol. Prov., a dimostrare che non si vuole la "guerra tra poveri" che la Lega vorrebbe tra precari del Sud e del Nord.

Oltre alla solidarietà ai nostri colleghi del Sud, che stanno protestando con forme anche estreme, dobbiamo anche nell´Umbria riprendere l'iniziativa. Anche qui sono molti i precari rimasti a casa dopo le nomine.

A Perugia, in occasione delle nomine, i precari rimasti disoccupati hanno distribuito i volantini per invitare tutti all´Assemblea del Coordinamento Provinciale "Viva la Scuola Pubblica" che si terrà lunedì 7 settembre alle ore 15.00 presso la sede di Micropolis - Segno Critico, Via Raffaello, 9A Perugia (per chi non ci fosse già stato è una traversa di via Bontempi) e all´Assemblea del Coordinamento Provinciale Precari, che si terrà giovedì 17 settembre alle ore 15.30 presso la CGIL Umbria, Via del Belocchio, 26 Perugia.

Tutti sono invitati ad informare i colleghi di queste due assemblea diffondendo i volantini che le indicono, anche con brevi SMS (spesso l´e-mail e i volantini si leggono in ritardo).

Come saprete domani, giovedì, si incontrano al MIUR Governo e Sindacati firmatari di Contratto per concordare una sorta di "cassa integrazione" per i precari rimasti a casa. Si tratta di un imbroglio, e per pochi - solo i supplenti annuali e fino al termine dell'a.s. e pare niente per gli ATA - una mancia e forse il punteggio, in cambio della disponibilità a coprire le supplenze brevi di tutta la provincia (altro che il caporalato, qui si parla di supplente squillo in attesa al telefonino) che serviranno durante l'anno (la guerra tra poveri con i precari delle graduatorie di istituto i quali normalmente fanno le supplenze in venti scuole a scelta).

Dobbiamo rifiutare questo imbroglio, rilanciando la lotta contro i tagli alla scuola. Già per domani è previsto un sit-in davanti al ministero a Roma per andare a dire a Gelmini/Tremonti, ma anche ai sindacati concertativi, che questo palliativo non si può accettare.

Le proposte che alcuni colleghi si sentono di fare, e che faranno intanto alle due assemblee di Perugia, sono queste:

- Lunedì 14 settembre per il primo giorno di scuola, proponiamo a tutti i precari dell´Umbria rimasti senza lavoro, e a tutti i colleghi non in servizio o dopo il servizio (l'orario potrebbe essere le 11.00) un sit-in sotto la Direzione Scolastica Regionale in Via Palermo, 4 - Perugia.

- Un percorso di iniziative che si articoli dal 14 settembre in poi che veda i precari rimasti sulla strada a manifestare ogni giorno davanti ad una scuola diversa della provincia: potrebbe essere un picchetto di una decina di minuti, che tenga fuori dalla scuola studenti e colleghi, con volantinaggi e megafonaggi che illustrino gli effetti dei tagli. Un civile picchetto che inviti appunto gli studenti ad attendere fuori una decina di minuti in solidarietà con i docenti e ATA licenziati.

- Iniziative di protesta eclatanti e creative: dai tetti degli U.S.P. a quelli delle scuole, in cima a gru o monumenti dei centri storici, davanti ai Santi di Perugia.

Naturalmente inviteremo tutti, i genitori dei comitati che tanto hanno lottato l'anno scorso a difesa del tempo pieno e contro i tagli, gli studenti, etc.

Mentre i colleghi precari che invece hanno ottenuto il contratto annuale, e che per loro si profilano ancora anni ed anni di precariato, se non il rimanere a casa il prossimo anno con la seconda puntata dei tagli, all'interno delle scuole, nei collegi docenti, con i colleghi di ruolo e gli studenti potranno continuare le iniziative per denunciare le classi superaffollate con oltre 30 studenti, invitare il personale in servizio a non accettare cattedre extra large di oltre 18 ore, pagate a straordinario, che tolgono oggi il lavoro ai precari, ma domani anche al personale di ruolo che in questo modo diventa soprannumerario.

All'interno delle scuole, i colleghi che lavorano, potranno continuare a praticare la non collaborazione con l'amministrazione, non accettando tutto ciò che non c'entri con la didattica e con quanto previsto dal Contratto, non effettuando supplenze a straordinario, corsi di recupero, tra l'altro inutili quando ci mettono pure 33 allievi in classe e con altre forme di protesta creativa.

Che dire ad esempio di andare nelle classi affollate tutti con la mascherina anticontagio? (parlano di possibile pandemia da febbre suina, di chiudere le scuole in attesa del vaccino e ci mettono in classe un numero di alunni non a norma con quanto previsto dalla normativa sugli indici minimi di funzionalità didattica ed igienici (mq. 1,96 per alunno alle superiori e mq. 1,80 negli altri ordini); per non parlare delle norme anticendio che parlano di max 25 alunni + 1 docente per aula.

Il problema è che i precari, ma anche tutti gli altri, devono cominciare a partecipare senza delegare a nessuno l'iniziativa e la protesta.

Perugia, lì 2 settembre 2009

Cobas - Comitati di Base della Scuola Perugia